La qualità dell’aria indoor (Indoor Air Quality-IAQ) si riferisce all’aria interna che si respira negli ambienti confinati, quali:

  • abitazioni
  • uffici pubblici e privati
  • strutture comunitarie (ospedali, scuole, uffici, caserme, alberghi, banche)
  • ambienti destinati ad attività ricreative e sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive)
  • mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto, treno, aereo, nave, etc).

Gli ambienti di tipo industriale non rientrano nella definizione di ambienti confinati (o indoor) in quanto la qualità dell’aria interna è strettamente correlata al tipo di attività produttiva svolta ed è sottoposta a controlli e leggi specifiche.

L’aria indoor proviene dall’aria atmosferica esterna (outdoor) ed entra negli ambienti confinati attraverso la ventilazione (naturale e/o artificiale).
Negli ambienti chiusi o semichiusi l’ossigeno presente nell’aria (interna) viene gradatamente consumato, mentre con la respirazione e la traspirazione umana sono immessi nell’aria alcuni componenti quali: vapore acqueo, anidride carbonica (CO2) e diverse sostanze organiche.
In assenza di adeguata ventilazione, la qualità dell’aria interna tende ad alterarsi, come conseguenza della presenza e dell’accumulo di sostanze inquinanti: sostanze con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria e alterarne la salubrità (aria viziata). L’”aria viziata” si riconosce istintivamente con l’odorato. L’aria pulita invece non ha odore e non è percepita dagli occupanti.

Con la ventilazione è possibile rinnovare l’aria viziata di un ambiente, sostituendola con aria più pulita e diluire la concentrazione delle sostanze nocive prodotte da fonti interne; inoltre è possibile eliminare anche il vapore acqueo in eccesso. La ventilazione degli ambienti svolge quindi un ruolo importante nel garantire una buona qualità dell’aria interna e l’umidità relativa (o grado igrometrico) fornisce indicazioni utili sulla ventilazione di un ambiente.

Negli edifici caratterizzati da ventilazione naturale, l’aria esterna penetra attraverso aperture esistenti nell’involucro edilizio, come giunti o crepe nei muri, interstizi attorno agli infissi (infiltrazione) e attraverso l’apertura di porte e finestre. L’aria esterna può essere introdotta in un ambiente chiuso attraverso i sistemi di ventilazione meccanica (o forzata) che possono svolgere anche le funzione di riscaldare o raffreddare l’aria interna, a seconda della stagione (sistemi di termoventilazione).

Tratto da: www.salute.gov.it

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